Grande successo in Cile di Antonio Ferrara, Fondatore e Direttore dell’ IGAT – Istituto di Gestalt e Analisi Transazionale
Antonio Ferrara lo scorso ottobre ha condotto due seminari a Santiago del Chile.
Il primo seminario, dal 5 all’8 ottobre, rivolto agli allievi del terzo anno della Scuola “Gestalt Viva” di Claudio Naranjo, è stato sulla Supervisione.
Il lavoro si è focalizzato sugli aspetti relazionali Paziente – Terapeuta. A partire dalla presentazione di casi reali, sono state individuate le difficoltà vissute dal terapeuta con il proprio paziente. È stato evidenziato come il terapeuta si identificasse nelle esperienze problematiche del suo cliente, fino a sentirsi incapace di portare avanti il proprio lavoro. La Supervisione secondo il modello del conduttore Antonio Ferrara è un lavoro personale del terapeuta che viene guidato a rivivere in maniera esperienziale storie dell’infanzia che ancora oggi lo influenzano. Il passato lo condiziona, tanto da confondere i propri vissuti con quelli del paziente.
Queste forme di identificazione non permettono al terapeuta di guardare al paziente come persona e alle sue capacità Adulte. Il lavoro di tipo gestaltico/analitico transazionale sulle carenze personali del terapeuta ha permesso una sua diversa apertura facilitando la relazione con il paziente e la comprensione del suo mondo interno, portandolo infine ad aprirsi a nuove possibilità.
DAL SEMINARIO SULLA SUPERVISIONE
Il secondo incontro, tenuto sempre da Antonio Ferrara dal 13 al 15 ottobre, su invito della “Fondazione Claudio Naranjo”, è stato un Workshop di Teatro Trasformatore.
I partecipanti, a partire dalla rappresentazione di testi da loro stessi elaborati e poi messi in scena, sono stati guidati in un processo di “trasformazione”, teso a realizzare nuovi personaggi, dalle forme più svariate, suggeriti dallo stesso ideatore e conduttore. Lo scopo ultimo è stato quello di cimentarsi creativamente, mettendosi in gioco nella scoperta di nuovi ruoli che evocano parti di sé nascoste o completamente sconosciute. La forza della drammatizzazione ha permesso di esprimere in maniera più intensa e libera stati emozionali e nuove maniere di essere e pensare. È una forma di Teatro altamente terapeutica, che mira a dar spazio a nuovi potenziali, rompendo limiti e barriere per far emergere persone “reali” e non marionette che quotidianamente replicano se stesse.